Che si stia progettando una casa da zero o che si sia in procinto di ristrutturare ambienti già esistenti, il battiscopa, anche detto zoccolino, è qualcosa di cui inevitabilmente dovremo tener conto.
A prima vista il battiscopa è un elemento puramente decorativo, destinato a coprire le imperfezioni nel punto di incontro tra muri e pavimento; ma ad un’attenta analisi scopriamo che può assurgere ad altre funzioni importanti e non solo estetiche.
Le altre funzioni del battiscopa
Questo listello, di altezza e materiale variabile, oltre a nascondere, provvede a proteggere la base del muro, evitando che possa essere rovinata dagli urti involontari delle scarpe, della scopa o dell’aspirapolvere. Qualsiasi danno può essere assorbito o ridotto dal battiscopa, la cui parte danneggiata, in caso di necessità, più facilmente può venir ridipinta o sostituita.
Nella scelta entrano in gioco esigenze funzionali oltre che estetiche: ad esempio il battiscopa può essere usato come passacavi, evitando l’inestetismo di cavi che attraversano le stanze.
A differenziare dunque i vari battiscopa entrano in gioco: le dimensioni, la forma e i materiali. Vediamo cosa valutare per orientarci nella scelta.
I materiali, forme e dimensioni
Prima di tutto prendiamo in considerazione il materiale.
- Legno: un battiscopa può essere di legno, il più classico
- Ceramica o in gres: spesso come il pavimento
- In PVC, in alluminio o acciaio
Per quanto riguarda la forma e le dimensioni: un battiscopa minimalista di pochi centimetri sarà soprattutto adatto a stanze, disimpegni e corridoi piccoli e con soffitti bassi.
Un battiscopa filomuro è particolarmente indicato per spazi interni dall’aspetto moderno e funzionale.
Inoltre uno zoccolino con strip luminoso aiuterà ad orientarsi anche a luci spente in ambienti destinati alla fruizione pubblica o nei corridoi di una casa molto grande.
Approfondendo un po’ i vari tipi, troviamo il classicissimo battiscopa in legno massiccio o in MDF. Questo può essere più o meno alto e magari con un profilo ricco di curve dal gusto retrò.
Stesso materiale e colore del pavimento anche se si sceglie il gres o la ceramica.
Permesse, su consiglio dell’interior designer, tonalità più chiare o più scure della superficie su cui il battiscopa poggia.
Il PVC è la soluzione più economica per il battiscopa: bianco, colorato, effetto legno in varie tonalità, è un materiale “da battaglia” adatto, ad esempio, ad un ufficio in cui si abbia bisogno di far passare all’interno di esso i cavi di alimentazione di lampade e computer. Per una maggior resistenza e una migliore estetica, talvolta i battiscopa passacavi sono in alluminio.
Il battiscopa cosiddetto filomuro è la soluzione ideale se negli ambienti sono installate porte filomuro. L’aspetto è decisamente moderno, permette di accostare i mobili completamente ai muri, senza fastidiosi spazi in cui si raccoglie polvere.
La sua installazione va decisa prima dell’intonacatura. In una rientranza alla base viene posizionato un profilo metallico di supporto al quale, a lavori ultimati, sarà agganciato il frontalino decorativo del quale si potrà scegliere la finitura. Esistono diverse finiture tra cui: acciaio anodizzato, legno, addirittura pelle e altri materiali.
Interessante la possibilità di arricchire il battiscopa di illuminazione grazie a degli strip (strisce) LED. Il battiscopa diviene un vero e proprio complemento d’arredo, funzionale ma anche capace di dare un’atmosfera accogliente e particolare alla casa.
Insomma, se state costruendo o ristrutturando casa, non sottovalutate il battiscopa! Troverete innumerevoli soluzioni affinché non sia solo un oggetto per nascondere inestetismi!
Ma bensì un particolare in più per rendere speciale e personalizzare la vostra abitazione.