Motivo anni novanta, se facciamo un rapido salto nel passato, possiamo renderci conto che questo decennio è stato l’anello di congiunzione tra gli anni precedenti e gli anni 2000 fino ad oggi.
Una frullato tra passato e futuro che timidamente si faceva largo anticipando quell’oggetto di cui oggi non possiamo più fare a meno, solo che all’epoca si chiamava cellulare e non smartphone, perché in effetti non era smart e sicuramente poco maneggevole.
Tuttavia da quei telefoni che nei primi modelli erano grandi come cabine telefoniche, in pochi anni siamo passati alla più sofisticata tecnologia che tutti ormai usiamo quotidianamente.
Ecco, questo solo per ricordare un passaggio fondamentale di quegli anni, che ovviamente sono stati segnati da molte altre cose, sia nel campo della moda, usi, costumi e stile, infatti, in quegli anni si affermavano anche nuovi brand della moda e del Made in Italy più autentico, oggi grandi case di moda.
Con questo post si conclude il percorso che ci ha portato a riscoprire l’arredamento anni 50, gli anni 60, i 70 e i mitici anni 80. Tutti gli anni sono stati caratterizzati da moodboard di colori Caparol, cartella colori che utilizzo nei miei progetti di interni. Purtroppo per gli anni 90, Caparol non ha proposto una moodboard specifica!
Che cosa ci lasciano gli anni 90
Sicuramente moltissime cose, per lo più apprezzabili e di gusto, poi è anche vero che proprio in quel periodo iniziano a sortire anche nuove tendenze molto kitsch, ma anche questo è ormai patrimonio culturale degli anni novanta.
Per l’arredamento abbiamo comunque molte cose sfiziose a volte d’avanguardia, per altro ancora attualissime. Fu la riscoperta dell’arte povera e con questa si fece strada anche il riciclo, le case avevano la tendenza ad aprirsi agli spazi ampi e senza divisori. Forse la caduta del muro di Berlino fece cadere anche i muri di casa, chissà.. chi non ricorda poi il bellissimo loft del film Ghost?
Sobrietà che lasciava il posto agli sfarzi degli anni 80, quelli più rampanti e accelerati, analizzando questo decennio si ha la sensazione di un rallentamento degli eccessi, quasi a prefigurare e anticipare l’austerity che oggi viviamo e che si evidenziava già nell’arredamento stile anni 90.
Mobili molto meno vistosi ed appariscenti, tutto torna quasi più a misura di umano, la casa diventa un luogo accogliente e non più un “imbarazzante” eccesso, confortevole ma non banale in quanto tutto ha una sua ricercatezza e funzione specifica.
La globalizzazione entra in casa con l’arredamento stile anni 90
Anche se in questo decennio si parlava poco di globalizzazione, in effetti, questa era già a pieno regime, infatti ci fu ancora di più la contaminazione d’arredo orientale, che poi si riversò anche nelle cucine dei ristoranti con i piatti etnici.
Indubbiamente un gran bel momento storico, sicuramente più stimolante dei precedenti. Le cucine di casa cambiarono pelle, dal classico marrone e beige diventarono bianche e candide, mentre gli arredi di altri ambienti tendevano anche verso colori più audaci ed ecologisti tipo il verde bandiera ancora oggi richiesto.
Cucine sempre più complete e ricche di elettrodomestici: la cucina da quel momento in poi diventa il luogo preferito dagli italiani, non a caso oggi abbiamo decine di trasmissioni Tv che parlando di cucina.
La seconda stanza ovviamente preferita rimane il salotto, dove schermi piatti iniziano a sostituire i quadri e il divano diventa super comodo e ampio quasi come un letto, una trasformazione anche in dimensioni, tutto diventa più grande ma più semplice e lineare, una caratteristica dell’arredamento stile anni 90.
Inoltre il parquet prendeva il posto dei tappeti persiani, retaggio delle televendite degli anni 80, questo sempre nell’ottica di un miglioramento non solo estetico ma anche funzionale. In una parola possiamo definire l’arredamento stile anni 90; “pratico”!